Film location: Men in Black

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 2 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 3 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 4 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

This is default featured slide 5 title

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

lunedì 27 febbraio 2012

Film Location: Men in Black


Man in Black è una fortunata serie di film, i primi due sono gia usciti ed il terzo è in fase di realizzazione.
I film parlano di una squadra di agenti governativi che combattono gli alieni ostili e favoriscono l'integrazione di alieni buoni sul nostro pianeta, il tutto ovviamente condita da una chiave comico-avventurosa.
Un cast d'eccezione è parte integrante dei film, e parliamo di nomi del calibro di Will Smith, Tommy Lee Jones, Linda Fiorentino e Vincent D'Onofrio.
Il film prende il titolo dall'abbigliamento degli agenti, che come loro stesso descrivono
Vestirai solamente con abiti approvati dai servizi speciali MIB, ti conformerai all'identità che ti daremo, mangerai dove ti sarà indicato, vivrai dove ti sarà indicato, d'ora in poi non avrai segni di identificazione di alcun genere, non attirerai mai l'attenzione, la tua immagine è plasmata in modo da non lasciare ricordi duraturi nelle persone che incontri. Sei qualcosa di vago, identificabile soltanto come un dejà vu, e cancellato altrettanto rapidamente. Tu non esisti, non sei mai nato, l'anonimato è il tuo nome, il silenzio la tua lingua madre. Tu non fai più parte del sistema, tu sei al di là del sistema, sei al di sopra di esso, sei oltre. Noi siamo quelli, siamo loro, siamo gli uomini in nero, siamo i Men in Black!
Quello che più ci preme sottolineare in questo articolo è che gran parte dei tre film è stata girata a New York, ed ora vi elencheremo le location principali dei films.
Il posto dove atterrano gli alieni all'inizio del film è Flushing Meadow, nel Queens, mentre invece il quartier generale degli agenti MIB è il Brooklyn-Battery Tunnel Ventilator Building, Battery Park, New York.

Lo strano edificio dove l'agente J (Will Smith) insegue l'alieno che fa salti lunghissimi, non è altro che il Guggenheim Museum,sulla Fifth Avenue.
La gioielleria Rosemberg si trova al 54 MacDougal Street, Greenwich Village, mentre il posto dove l'agente J aiuta a far nascere il piccolo alieno-polipo si trova a Liberty Park, Jersey City, nel New Jersey proprio di fronte alla Statua della Libertà (questo film è stato realizzato prima del 2001 quindi in questa scena sono ben visibili e distinguibili sullo sfondo le torri gemelle.

Nel secondo film, la pizzeria dove viene ucciso Ben l'alieno pizzaiolo è Ben's Pizza, pizzeria che si trova al 177 Spring Street a SoHo.
Il posto dove l'agente J "neuralizza" il suo collega è Empire Diner, 210 Tenth Avenue at 23rd Street.

sabato 25 febbraio 2012

Siti: Migliaia di foto di New York ad altissima qualità


Inauguro questa nuova sezione del blog dedicata ai siti che parlano di New York, siti che mi hanno aiutato a pianificare il viaggio o che solo mi piace verificare.
Il primo sito che vado a recensire è www.nyc-grid.com, che non è un vero e proprio sito ma è un è un fotoblog, che come l'autore stesso scrive:
NYC Grid is a photo blog dedicated to exploring New York block-by-block and corner-by-corner. Updated every weekday, each post covers a new street with a focus on the mundane and ephemeral.
Il blog è quotidianamente aggiornato, con foto di altissima qualità, ce ne sono veramente migliaia e migliaia, ed ogni foto è corredata da una cartina geografica ed un tag su Google Maps, in modo che chi vuole visitare i posti fotografati può conoscere l'esatta posizione geografica.
Inoltre c'è una gigantesca mappa interattiva di New York dove sono segnalate tutte le zone fotografate e quindi cliccando i vari posti della mappa si possono vedere le foto di quella zona.
Il sito è in inglese ma anche se siete a digiuno di linque straniere non vi sentirete a disagio visto che il tutto è molto intuitivo e quasi completamente organizzato per immagini.
Vi consiglio vivamente di visitarlo, perchè è veramente bellissimo.

Unità di misura


Le unità di misura americane sono molto diverse da quelle italiane.
Innanzitutto non seguono la scala metrica decimale, quindi potrà non essere semplicissimo per un italiano imbattersi nel confronto delle unità di misura con quelle nostrane.
Cerchiamo un po di capire quali sono le principali e quanto valgono confrontate con quelle a cui siamo abituati.

Lunghezza:

1 inch (pollice) 2,54 cm
1 foot (piede) 12 inches 0,3048 m
1 yard (iarda) 3 foots 0,9144 m
1 mile (miglio) 1760 yards 1,6093 km

Liquidi:

1 gallon (gallone) 4,5461 l

Peso:

1 ounce (oncia) 28,35 g
1 poind (libbra) 16 oz 0,4536 kg

Il Dollaro americano


La moneta ufficiale degli Stati Uniti è il Dollaro Statunitense (USD).
Diciamo che fino a qualche tempo fa per noi italiani era abbastanza complicato adattarci ai dollari, per via della lira che aveva valore dalle migliaia di unità, ma da quando c'è l'euro anche per noi italiani è abbastanza facile regolarsi negli Stati Uniti.
Come l'Euro anche il Dollaro è diviso in centesimi, infatti (pare scontato ma devo dirlo) 100 centesimi formano un Dollaro.
Negli Stati Uniti generalmente (poi esistono le eccezioni) i tagli da 1 Dollaro in giù sono monete, mentre da 1 Dollaro in su sono banconote.
Le monete hanno i sequenti tagli:
1 Cent. (chiamato anche Penny), 5 Cent. (Nickel), 10 Cent. (Dime), 25 Cent. (Quarter), 50 Cent. (Half Dollar) e 1 Dollaro (Dollar).
C'è da dire che le monete da mezzo Dollaro e da un Dollaro, sono estremamente rare, in quanto non sono molto utilizzate.
Per quanto riguarda le banconote abbiamo i seguenti tagli più comuni:
1 Dollaro ( Con raffigurato il presidente Washington), 5 Dollari (Lincoln), 10 Dollari (Hamilton), 20 Dollari (Jackson), 50 Dollari (Grant), 100 Dollari (Franklin).
C'è inoltre da dire che negli States i tagli sopra i 20 Dollari non sono molto utilizzati, infatti per i pagamenti dai 50 Dollari in poi si usa pagare con carta di credito.

giovedì 23 febbraio 2012

Film Location: Ghostbusters

Pianificando il viaggio a New York, ho deciso di andare a visitare alcune Location dei miei film preferiti. Il primo film che ho cercato su google, è stato il film che fu la mia ispirazione. Negli anni 80 quando si diceva film a New York, il 90% degli italiani pensavano una sola parola: Ghostbuters. Ghostbusters è un film del 1984, parla di un gruppo di scienziati, impegnati a scoprire fenomeni paranormali e si improvvisano acchiappafantasmi. Inutile descrivervi il film perchè credo che lo conoscete veramente tutti ( e se non lo conoscete vi consiglio vivamente di vederlo). Quello di cui parleremo invece in questo post sono i posti in cui venne ambientato il film, e per la precisione le location newyorkesi, perchè altre scene furono girate a Los Angeles. Partiamo innanzitutto dal quartier generale dei Ghostbusters. Quella che nel film è una vecchia caserma dei vigili del fuoco abbandonata, nella realtà è veramente una caserma dei vigili del fuoco, e si trova al 14 North Moore Street, TriBeCa (un quartiere di New York), caserma che è ancora in attività e che ha perso uno dei più valorosi "Fireman" nel tragico attentato dell'11 settembre alle Torri Gemelle. A New York sono state effettuate anche delle riprese nella Biblioteca pubblica di New York (nella parte iniziale), al Lincoln Center, alla Tavern on the Green e al 55 di Central Park West in un edificio del 1929 nell'Upper West Side che, dopo il film, è stato rinominato "Ghostbusters Building". Il palazzo, in realtà, non è un grattacielo, e la maggior parte dei piani che si vedono nel film sono un effetto ottico. L'hotel in cui si trovava il fantasma verde Slimer è (solo all'esterno) l'Algonquin Hotel di New York mentre l'interno è un hotel di Los Angeles.

martedì 21 febbraio 2012

A proposito di ESTA....

Sappiamo tutti che entrare negli Stati Uniti non è semplicissimo, specialmente dopo gli attentati dell'undici Settembre; uno dei metodi più semplice è l'ESTA. Come tutti (spero) sapete, l'ESTA è una autorizzazione al viaggio negli Stati Uniti senza compilare alcun visto e viene rilasciata dal dipartimento di sicurezza. Bisogna avere dei requisiti, come ad esempio il biglietto di ritorno, o un determinato passaporto (ne parleremo in un altro post). Spero sapete anche che l'ESTA non garantisce l'ingresso negli Stati Uniti; un funzionario dell'Ufficio della Dogana valuterà e deciderà se potete entrare. Quello che non tutti sapete che oltre ai dati anagrafici, richiede di rispondere ad una serie di domande, alcune veramente bizzarre. Ve ne riporto alcune: Ha mai sofferto di malattie infettive? Di disturbi fisici o mentali? Ha mai fatto abuso di droghe o sei mai stato tossicodipendente? E mai stato arrestato o condannato per aver commesso un’infrazione o un reato contro la morale, o per una violazione relativa a sostanze stupefacenti? E mai stato arrestato o condannato per due o piu reati diversi, per i quali la durata complessiva della detenzione sia stata pari a cinque o piu anni? Oppure e mai stato coinvolto nel traffico di stupefacenti? Oppure sta cercando di entrare negli Stati Uniti per partecipare ad attivita immorali o criminali? E stato in passato, o e ora, coinvolto in attivita di spionaggio o sabotaggio, o in azioni terroristiche? O in genocidio? Oppure, tra il 1933 e il 1945 e stato coinvolto, in alcun modo, nelle persecuzioni intraprese dalla Germania nazista o dai suoi alleati? Sta cercando lavoro negli Stati Uniti? Oppure e mai stato escluso o deportato dagli Stati Uniti? Oppure e stato in passato rimosso dagli Stati Uniti o ha ottenuto, o cercato di ottenere, un visto o un permesso di ingresso negli Stati Uniti tramite frode o dichiarazione falsa? Ha mai trattenuto o detenuto un minore, sottraendolo alla custodia di un cittadino statunitense al quale il bambino era stato affidato legalmente? (NDR se invece era stato sottratto ad un cittadino di qualunque altra nazionalità era accettato?) Le e mai stato rifiutato il visto o l’ingresso negli Stati Uniti? Oppure Le e mai stato annullato il visto per gli Stati Uniti?

domenica 19 febbraio 2012

Biglietto aereo: Agenzia o Internet?

Tutti coloro che si apprestano a fare un viaggio negli USA o che solo iniziano a pianificare il tutto si trovano di fronte ad una domanda: Dove compro il biglietto? Le modalità per acquistare un volo per gli Stati Uniti sono due: Internet ed Agenzia di Viaggi. Bisogna dire che la scelta dell'una dipende molto da persona a persona, ed esistono diverse scuole di pensiero. E' vero che su internet prenotando con largo anticipo si trovano prezzi molto molto bassi, però è anche vero che acquistare un volo su internet significa dover fare tutto da soli, e per chi è alla sua prima volta, non è una sensazione bellissima. Per quanto mi riguarda, avevo fatto delle ricerche su internet, ed avevo trovato anche degli ottimi prezzi. Però poi parecchi dubbi cominciavano a sorgermi: Sarò capace? Rischio di prendere una fregatura? A chi chiedo aiuto? E per l'Esta? Quanti bagagli posso portare? Di che peso? Queste ed altre domande mi hanno spinto ad andare a chiedere in agenzia. Mi sono rivolto per la precisione a quattro agenzie, e devo dire che, a parte una che mi ha chiesto tipo 750 euro per un volto andata e ritorno, le altre tre avevano più o meno prezzi simili. Considerando che ho preso il biglietto 18 giorni prima di partire, avevo paura di non trovare un prezzo ed un orario favorevole. Invece così non è stato. Ho preso un volo Roma - NY con scalo a Philadelphia, con partenza da roma alle ore 11.50 (comodissimo l'orario) e l'ho pagato 490,00 € compreso l'ESTA. Devo dire che la commessa dell'agenzia è stata gentilissima e disponibilissima a rispondere ad oltre 2 ore di domande comprese quelle non di sua competenza, come passaporto, trasporto, e visti. Quindi se mi venisse chiesto un consiglio a riguardo, consiglierei , prima di acquistare il biglietto online, di fare un salto in agenzia. Spendere venti euro in più però ricevere tutta l'assistenza e la cortesia che si vuole non ha prezzo.

Corrente elettrica

La corrente elettrica negli Stati Uniti, è sostanzialmente diversa da quella italiana, sia per tensione che per voltaggio; oltre che per la forma di spine e prese. Non sto qui a dirvi cosa siano la tensione e il voltaggio perchè poco ci interessa, quello che veramente ci interessa è come possiamo ricaricare il nostro cellulare o la nostra fotocamera negli stati uniti, o come ricaricare la videocamera comprata per pochi soldi a New York qua in Italia. La corrente italiana, come tutti (spero) sapete, ha un voltaggio di 220 V ed una frequenza di 50 Hz, mentre in America il voltaggio è 110 V e la frequenza è di 60 Hz. Questo significa che al di la dell'adattatore le tensioni sono diverse e quindi i dispositivi originari di un paese non funzionano nell'altro. Genericamente, i dispositivi di nuova generazione (ad esempio fotocamere, computer portatili, ipod, cellulari ecc...) hanno la doppia tensione con switch automatico, quindi sull'alimentatore avranno una etichetta con la scritta 110-220V 50-60Hz. Questi dispositivi funzionano sia in Italia che in America, basta solo procurarsi un adattatore. Altri apparecchi che non riportano questa dicitura generalmente funzionano solo nel paese d'origine, come ad esempio asciugacapelli e ferri da stiro) quindi anche se montate l'adattatore non funzioneranno negli Stati Uniti. Bisogna prestare un attimino attenzione ad fattore; gli elettrodomestici italiani hanno una tensione più alta, quindi al massimo non funzionano (o funzionano male) se collegati ad una presa elettrica negli USA. Viceversa invece quelli americani, se collegati alla corrente italiana (che è esattamente il doppio) rischiano di rompersi, o addirittura bruciare o esplodere ( è successo a me personalmente vedermi esplodere un vecchio alimentatore per portatili tra le mani). Quindi fate molta attenzione. Per quanto riguarda l'adattatore, vi consiglio di prenderli in Italia, costano pochissimo e si trovano veramente dappertutto (centri commerciali, ferramenta, autogrill); io ne ho presi un paio dal bazar dei cinesi sotto casa mia per soli 3 euri l'uno. Spero di essere stato sufficientemente chiaro, se avete altre curiosità non esitate a domandare.

Perchè questo blog...

Sono cresciuto guardando tantissime serie americane, come ad esempio I Robinson, I Jefferson, Bayside School, solo per citarne alcuni, e spesso mi sono ritrovato a sognare e fantasticare come sarebbe stata la mia vita negli States. Come molti di voi, vidi nella mia maggiore età l'aprirsi di uno scenario di libertà e di indipendenza, che non è stato realmente tale. Così nel 2003, all'età di venti anni esatti mi ritrovai a chiedere il mio passaporto; era marzo, e pianificavo di partire nell'imminente estate. Vuoi i casi della vita, lavoro, università, questioni familiari, ma mi sono ritrovato a rimandare il mio viaggio per quasi 10 anni. Innumerevoli sono state le delusioni, soprattutto quando ci si organizzava con gli amici per partire, ma puntualmente, 90 giorni prima, al momento di andare ad acquistare i biglietti, i compagni di viaggio venivano meno in maniera inesorabile e ripetitiva. E fu così che dopo l'ennesima delusione nel 2011 ( ci eravamo recati anche in agenzia per comprare i biglietti), decisi che avrei dato un calcio al destino e sarei partito anche da solo. Decisi di stare negli States per tutto il mese di marzo 2012, periodo lavorativamente piatto e senza sessioni di esame all'università. Nell'organizzare il viaggio mi sono trovato di fronte ad una serie di interrogativi, di curiosità, di dubbi, di incertezze; che cosa portare? Come chiamare? Visto o esta? Come ricaricare il computer portatile? Erano solo alcune delle domande che mi ponevo, ed ognuna di queste domande mi portava a stare diverse ore collegato al pc, alla ricerca di informazioni, notizie, curiosità, suggerimenti, ammonizioni ed altro. Nasceva quindi la necessità di prendere appunti e di salvare queste informazioni, i siti sono tantissimi, alcuni molto ben fatti, ma nessuno di questi raccoglieva tutte, ma proprio tutte le mie domande. Da qui nasce questo blog. Il blog risponde alle mie ( e forse anche vostre) domande su prima di partire. Ogni argomento avrà una pagina dedicata, cercherò di semplificare la vita a chi ha avuto i miei stessi dubbi, e soprattutto cercherò di rispondere alle domande che mi verranno fatte dai lettori. Questo blog vuole essere inoltre, un diario di viaggio, un compagno con cui parlare e raccontare tutte le emozioni e le cose belle del mio viaggio alla scoperta degli Stati Uniti.